Movimento VS Partito


Nell’articolo 4 del Non Statuto del Movimento 5 Stelle si legge la seguente frase: “Il MoVimento 5 Stelle non e’ un partito ne’ si intende che lo diventi in futuro”.

Da una parte, considerando quello che i partiti attuali (quelli della cosiddetta ‘partitocrazia’) sono diventati e’ una affermazione più che condivisibile. Tuttavia, dopo esser stato un attivista della prima ora iscrivendomi da subito al Movimento (in quanto condividevo molte lotte che Beppe aveva portato avanti, la convinzione che la ‘partitocrazia’ non avrebbe mai fatto passare le proposte fatte e che c’era la necessità di attivarsi in prima persona); aver partecipato a tantissimi eventi ed attività (come la raccolta firme per la certificazione della lista estero, interrogazioni parlamentari, analisi di emendamenti e leggi proposti alla Commissione Estero, Campagne Elettorali da non candidato e da candidato, etc.); aver assistito a scelte validissime… ma anche scelte discutibili e diversi errori (comunque molto meno gravi degli scandali nei quali sono coinvolte altri politici e partiti) che purtroppo si ripercuotono sulla credibilità del Movimento e quindi sul consenso ed efficacia della sua azione politica… ho cominciato a riflettere chiedendomi cosa voglia dire “diventare un Partito Politico”.

Alcuni giorni fa ho letto il seguente articolo di Aldo Giannuli (link) che ha aggiunto anche diversi spunti interessanti alla mia riflessione.

Se “diventare un Partito Politico” vuol dire darsi un organizzazione che lo faccia diventare una di quelle formazioni del panorama attuale Italiano che non rappresentano più i cittadini, che portano avanti interessi di pochi (come banche, multinazionali o anche solo di singoli individui), che da una parte parlano di valori ma dall’altra li calpestano ogni volta che usano ideologie (destra e sinistra) o temi (immigrazione, omosessualità, femminicidio, razzismo, etc.) semplicemente per orientare il voto ed assicurarsi poltrone… ovviamente sono d’accordo: il Movimento non deve diventare un “Partito”! Il Movimento e’ nato proprio per opporsi a questi atteggiamenti e ripulire e dare dignità alla parola “politica”. Per questa ragione gli eletti si chiamano PORTAVOCE: loro non rispondono a interessi del “Partito Movimento 5 Stelle”… bensì ai cittadini dei quali si fanno portavoce. Loro portano avanti iniziative e scelte che vengono avvallate da chi ha votato il Movimento in base al suo programma, ai valori che porta avanti, che confermano punti chiave del programma e diverse scelte tramite il voto (online) della base certificata.

Tuttavia comincio a maturare l’idea che sia importante che il Movimento ‘migliori’ la sua ‘organizzazione’ per fare in modo che si riduca il numero di errori e aumenti la coerenza con i valori che porta avanti: infatti anche senza un organizzazione chiara e definita e’ capitato (e purtroppo capita ancora) che i Portavoce  ed attivisti invece di confrontarsi con altri attivisti e cittadini che hanno punti di vista diversi chiedano supporto incondizionato; attacchino chi fa critiche anche valide chiamandoli dissidenti, traditori o semplicemente li accusino di mettere a repentaglio la credibilità del Movimento ed di fargli perdere voti; che alcune delle decisioni prese (sia con votazioni online che senza) siano state poco coerenti con principi e ideali che il Movimento porta avanti (dalla Democrazia Diretta al rispetto di regole che il Movimento si e’ dato). Dal mio punto di vista questi comportamenti sono legati alla natura umana (incapacità di ammettere i propri errori e porvi rimedio, presunzione, paura di fare scelte difficili… specialmente quando amicizie, simpatie ed antipatie, o semplicemente paura delle conseguenze, influenzano le azioni o relegano il Movimento all’immobilismo) e sono gli stessi atteggiamenti che hanno contribuito omertosamente a rendere i partiti attuali a quel che sono... e non fanno che rendere il Movimento simile a loro!

Ovviamente non ho niente da dire a chi porta avanti questi comportamenti ed e’ in malafede: ovvero, non condivide per niente i valori che il Movimento porta avanti, ma semplicemente ripete i suoi slogan allo scopo di apparire fedele ed allineato, ed insulta chiunque faccia una critica… anche valida. A queste persone non interessa che il Movimento appaia credibile e aumenti il consenso, gli interessa poterne trarre vantaggio! Purtroppo il loro comportamento non fa che allontanare persone valide e mina la credibilità del Movimento. Anzi, se dovessi dirgli qualcosa sarebbe: "state distruggendo un sogno!"


Invece a tutti gli altri (dai Portavoce allo Staff, dal Garante agli Attivisti) vorrei dire, anzi chiedere, di prender coscienza di quanto questi comportamenti stiano trasformando il Movimento in un Partito... si', proprio così: le persone che ne fanno parte saranno pure incensurate, ma gli atteggiamenti nei confronti dei cittadini rischiano di diventare gli stessi di quelli della cosiddetta partitocrazia. Allontanando persone valide, facendo perder voti e aprendo le porte ad opportunisti che non fanno che peggiorare la situazione.
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