Volantinando ad Amsterdam


Esco di casa, berretto, sciarpa, guanti e giubbotto antivento... inforco la bici e mi avvio verso l’Istituto Italiano Di Cultura che sta vicino al consolato... ma lo trovo gia’ chiuso. C’e’ solo un’insegnante italiana che mi dice di tornare Lunedi’ ma che non dovrebbero esserci problemi a mettere dei volantini.





Proseguo per la rosticceria italiana vicino casa. Tino non c’e’ ma trovo la moglie che mi riconosce e mi chiede come va a Londra. Le racconto e poi le dico dei volantini e che il giorno prima Tino mi aveva detto di portargli... in quel momento entra lui, mi saluta e dice: “pensavo non tornassi piu’! li hai portati?!”. Gli do i volantini e dce “sai cosa?! Ne mettiamo uno verso fuori e uno verso dentro... cosi’ anche al caldo lo vedono!”, poi si gira verso un avventore italiano e gli dice: “tu sei iscritto all’AIRE?! VA A FIRMARE! To’... leggi qui!”. Poco dopo siamo fuori, ci auguriamo buon Natale e passo alla brasserie li vicina: si chiama “panini”... italiana!

Entro e la ragazza che mi accoglie e’ decisamente Olandese. Le chiedo se c’e’ qualche italiano e mi chiama lo chef... un ragazzo molto alternativo con un teschio tatuato sulla mano ed un altro tatuaggio che dal colletto vedo che cerca di arrampicarsi dalla schiena. Il ragazzo e’ sveglio e si vede che si informa... e dopo che gli spiego mi dice di lasciagli volantini e un manifesto. Gli chiedo se conosce posti dove si riuniscono piu’ italiani che vivono ad Amsterdam. Mi dice “si', ce n’e’ uno dove vanno molti italiani... caffe’ la belgique”. Resto un attimo sorpreso, e poi, dopo che mi dice che sta dietro piazza DAM, ri-inforco la bici e parto alla ricerca.

Arrivo in Piazza DAM e faccio una sosta alla prima pizzeria che vedo per chiedere se sanno dov’e’ il caffe’ belgique e magari lasciare qualche volantino. Il signore che mi apre la porta e’ arabo, non italiano. E quando gli chiedo del proprietario o se c’e’ qualche italiano chiama Marco. Si avvicina un ragazzo giovane che si atteggia da padrone anche se non e’ vestito da ristoratore e si sta bevendo una birra. Mi dice diretto “non siamo interessati a politica!”. Chiedo come mai e mi dice che tutto il sistema politico e’ corrotto e che c’e’ una ragione perche’ lui e’ andato via dall’Italia. Gli spiego che non ha tutti i torti sullo stato attuale delle cose e che proprio per questo stiamo raccogliendo firme per poter presentare un gruppo di cittadini onesti...  non mi fa finire e dice che il fatto che un comico stia cercando di sistemare le cose la dice lunga. Che non c’e’ niente da fare. Che non votera’. E che lui se ne intende di politica dato che ha studiato Scienze Politiche. Mi viene da rispondere “forse si spiega perche’ hai un ristorante piuttosto che...” ma lascio perdere. Dico che noi ci proviamo comunque, saluto e proseguo.

Proseguo nella ricerca e vedo una bandiera italiana. Mi avvicino e vedo che e’ un ristorante italiano, vuoto, con un uomo anziano vestito da cuoco che legge il giornale al tavolino mentre aspetta. Entro, mi guarda e dice “hallo”. Io saluto ed inizio a parlare facendo un paio di domande e... lui mi guarda e dice “sei qui per roba di politica!? FUORI!!! SE NE VADA!!!” e mi indica la porta da seduto col braccio teso! Io resto a bocca aperta e chiedo come mai reagisca cosi’. E parte con un delirio forbito di parolacce di quanto i politici siano corrotti, il sistema non funzioni, l’italia sia un paese di furbi, etc... io prendo spunto da quello che ha detto e dico “ha ragione!”. In parlamento c'e' un sacco di gentaglia incompetente e spesso corrotta... e quello che vogliamo fare e mandarci una manica di persone che li prenda a calci in culo! Si vede che il tono gli e’ piaciuto perche’ continua a latrare contro la politica ma mi dice “siediti!” ed iniziamo un nuovo delirio. Nel quale pero’ capisco che non e’ cosi’ disinformato, il giornale che sta leggendo e’ il corriere (non il meglio, Tino citava il fatto, ma almeno quello che legge e’ il giornale di oggi!). Si lamenta di tutto, degli italiani furbi, dell’IMU (“io le case in Italia ora le vendo e cosi’ non spendo piu’ una lira in Italia! Non ci porto piu’ un Euro!”)... a quel punto faccio una battuta dicendo “si' si', ora arriva Berlusconi infatti che ce la toglie, l’IMU”, gli occhi gli diventano rossi, i peli si rizzano e dalla reazione mi appare un flash di lui che mi insegue per il ristorante con un coltello da macellaio! Invece fortunatamente, o no, andiamo avanti col delirio... mi dice che non si tagliano nientre quelli li’... ed io dico che il MoVimento si taglia stipendi e rinuncia a rimborsi. Ma la diffidenza e’ tanta: dice che la lega all’inizio si lamentava di Roma ladrona... ma una volta a Roma son diventati ladroni... e gli dico, esatto: per questo bisogna supportarli e anche un po’ controllarli, non come fanno i partiti. E cosi’ via. Mi guardo attorno, ristorante vuoto, mi rendo conto che se non mi muovo passero’ il resto della sera’ qui con lui. Mi congedo senza lasciare volantini, ma con la speranza di aver instillato curiosita’, e nel caso raccoglieremo abbastanza firme, che questa curiosita' lo porti a votare il MoVimento.

Alla fine girando con la bici nelle stradine dietro DAM mi indicano il caffe’ Belguique... lego la bici di fronte e mi rendo conto che l’ambiente e’ quello giusto. Diversi italiani fuori a bere... il posto e’ piccolo. Entro. Piccolo e pieno. Mi avvicino al bancone del bar ed aspetto che la barista, ragazza olandese, abbia un momento libero. Le faccio un cenno e le chiedo se c’e’ il padrone: no, non c'e'. Se nel posto vengono Italiani, si’... moltissimi, in genere almeno l’80% dei clienti. E quando le spiego e le chiedo se sa’ della situazione italiana e se ha mai sentito parlare del MoVimento, mi chiede “Beppe?”. Mi dice che non c’e’ il padrone, che lui non e’ interessato alla politica, quindi non se la sente di attaccarli... Ma sorride e dice che invece lei e’ interessata alla politica, mi fa lasciare un paio di volantini, mi dice di scrivere una mail al padrone e che gli parlera’, mi indica al tavolo un gruppo di italiani ed in particolare una ragazza italiana che possiede un altro caffe’... mi offre una birra e mi lancia verso il tavolo. Quasi senza rendermene conto sono davanti a loro con una birra in mano e la sciarpa nell’altra. Mi guardano e mi viene in mente il gruppo di Italiani che incontrato all’aeroporto di Amstedam appena tornato da Zurigo: “MoVimento? non siamo interessati... non votiamo... sono tutti uguali...”. Timidamente dico “Italiani? Scusate se vi disturbo posso chidervi un paio di cose?!”. Sorridono e chiedo della ragazza, che resta sorpresa e mi chiede se ci conosciamo. Le dico che ho sentito parlare di lei... lei sgrana gli occhi... e spiego dalla barista e sorrido. E appena inizio a spiegare mi interrompe subito, allargando le braccia ed afferrando la ragazza che sta alla sua sinistra ed il ragazzo alla sua destra come per farsi trattenere. E grida: “non dirmi... sei tu... sei quello che e’ venuto a dirmi.... a dirmi che anche da qui posso votare per il MoVimento!!!”. Io resto immobile con la birra in una mano... e la sciarpa nell’altra... ma con un sorriso che va da un orecchio all’altro senza passare dal via! Poi apro lo zaino, gli mostro i volantini, mi fanno accomodare e racconto di come abbiamo iniziato, bevi qualcosa? racconto delle polemiche, dicono e’ l’unica alternativa, delle riunioni in streaming, fumi?

Il ricordo del rientro verso casa e’ quello di vellutate strisce luminose di lampioni svolazzanti tra piste ciclabili e sinuosi canali... una leggera pioggia... e qualche goccia che dalle guance scendono sul sorriso che mi accompagna da quando son risalito in bici.

Buonanotte ragazzi!

Volantinando ad Amsterdam Volantinando ad Amsterdam Reviewed by Nola on 11:17 PM Rating: 5

4 comments:

  1. Grande Nicola! Mi raccomando, però... Domani di nuovo lucido che si deve continuare! :) Maurizio (Losanna, CH)

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  2. Tira più un pelo di fica che un carro di buoi!
    Scusate la libertà d'espressione ma è una costante matematica! Vuoi mettere nella raccolta firme un barbuto individuo ad una ninfea?
    Buone feste

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  3. Gran bel resoconto. Sembra tratto da un film romantico degli anni 70.
    Bravo!

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  4. Ierii sera sono andato a Itapua qui a Salvador, frequentato da Italiani. Mi sono seduto al tavolo della Enoteca Montello di Bof Stefanovicino alla Pizzera Neapolis di Antonio. Tra una pizza e un buon vino mi hanno presentato almeno 8 italiani AIRE. Lunedi ne porto 4 con e al consolato e poi nei giorni seguenti continuo a riempire la AIRE-TAXI. Grazie a Stefano e a Antonio.

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