#IOSONO141



Un paio di giorni fa sono andato a passare la serata a Villa Ibba. Una serata con musica dal vivo, amici e la proiezione del documentario sulla Moby Prince. Anche se non conoscevo i dettagli della storia, avevo l’impressione ed il sapore della ‘solita’ storia di stragi italiane, forse dovute solo ad errori colposi (che non giustifica per niente l’accaduto!) poi circondate da giustizia sommaria volta a cercare di chiudere la questione in maniera ‘veloce’ per evitare strascichi... magari su eventuali fatti che avrebbero potuto portare alla luce altre storie che era meglio tenere nascoste.

Tuttavia qualcosa mi ha colpito molto, soprattutto poco prima della proiezione. Un'amica che ha organizzato l’evento ha iniziato a ricordare che il 10 Aprile 1991 lei era adolescente, era l’anno di alcune canzoni famose che hanno dato ritmo alla nostra crescita, l'anno della morte di Freddy Mercury, ed altre piccole memorie… per poi girarsi e chiedere a Luchino Chessa se si ricordava cosa avesse fatto lui quel giorno.

Lui ha risposto di si. Si ricordava bene che quel giorno era tornato a casa ed aveva trovato sulla lavagna della cucina una scritta della madre che gli chiedeva scusa per aver lasciato la casa un po’ incasinata. Che andava a raggiungere il padre. Che si sarebbero sentiti il giorno dopo. Invece il giorno dopo non li senti’. il padre era il comandante della Moby Prince e quella notte la nave si scontro’ con una petroliera dopo esser uscita dal porto di Livorno… e non raggiunse mai Olbia. Morirono tutti tranne un supersiste… 140 persone, incluse sua madre e suo padre.

Poi abbiamo visto il documentario. Le sensazioni sono state tante ascoltando interviste, considerazioni, dichiarazioni, indizi e dubbi. Non sto qui ad elencarle perché non so nemmeno se riuscirei ad esser coerente e ricordare tutto. Tuttavia ci sono alcune cose che ho raccolto e portato via con me quella sera e che mi spingono a scrivere questo post (oltre alla voglia di provare a fare qualcosa… per quanto piccolo possa essere il mio contributo). 

Ecco cosa mi son portato via quella sera.

1) senso di ingiustizia e rabbia contro l’arroganza
Ci sono molte cose poco chiare e strane: dal modo in cui l’incidente e’ accaduto, al modo in cui i soccorsi sono stati portati avanti. In particolare il fatto che nonostante queste ‘incongruenze’ e ‘stranezze’, dopo 25 anni i processi si siano chiusi incolpando nebbia (che a quanto pare e’ apparsa di colpo giusto per l’incidente per poi sparire all’arrivo dei soccorsi) ed errore umano. L’arroganza di chi, ai familiari delle vittime che pretendevano indagini e verifiche, ha risposto che stavano sprecando soldi pubblici!

2) senso di speranza in una giustizia tardiva
C’e’ una Commissione D’Inchiesta che e’ stata avviata da un anno a questa parte che sta ri-affrontando il caso prendendo in considerazione incongruenze ed i fatti strani che si sono verificati quella notte. E di cose strane ce ne sono molte, inclusi indizi legati al traffico d’armi e coinvolgimento di altri stati (badate bene, per chi ce l’ha con i complottisti, che qui non si tratta di sostenere che c’e’ stato un complotto… ma di andare fino in fondo e accertare la verità esaminando tutto: anche l’opzione che ci fosse qualche ragione per cui si volesse spegnere il “faro dell’attenzione mediatica” che l’incidente aveva acceso davanti al porto di Livorno!)

3) senso di urgenza… e 'conflitto'
Alla fine della proiezione c’e’ stato un piccolo dibattito e diverse domande. Sull’associazione che hanno creato per portare avanti la lotta per ottenere risposte e verità; su alcuni fatti specifici; sulla nuova Commissione D’Inchiesta Parlamentare.
In particolare quest’ultima… una Commissione D’Inchiesta che per la prima volta sta affrontando il caso in modo diverso, investigando e cercando risposte. Una Commissione che pero’ non e’ Permanente: che vuol dire che appena la legislatura terminerà, verra’ sciolta anche se non hanno concluso i lavori! Da qui il senso di urgenza… e di conflitto, in quanto questo ‘nuovo’ Governo di sicuro non e’ un Governo che mi piace e mi piacerebbe che si andasse presto a nuove elezioni.

...

Da piccolo, viaggiando con mia madre, da adolescente, studente universitario… quante volte ho preso un traghetto per andare o tornare dal Continente! Quante volte mi sono messo in coda prima dell’imbarco. Quante volte ho girato i traghetti, visto film, giocato a carte, mangiato con amici o gente conosciuta in nave durante il viaggio. Il 10 Aprile 1991 avevo 17 anni… poco tempo dopo presi un traghetto per andare a fare la visita Militare a La Spezia facendo praticamente lo stesso percorso. Ho tanti amici e familiari che hanno fatto ed ancora fanno quel percorso. L’idea che quello sarebbe potuto succedere a me o a qualche persona cara, che invece di sapere la verità e avere giustizia possa essere incolpato di “sprecare denaro pubblico” mi fa male! Molto male!

Sono stufo di vivere in un paese, in un mondo, dove queste cose possano succedere. Dove chi per errore, superficialità, interessi, dolo,... causa danni all’ambiente, morti, stragi, guerre, disastri,… e poi possa farla franca senza prendersi alcuna responsabilità! Vorrei che la politica, che dovrebbe essere slegata da qualsiasi tipo di interesse se non quello di occuparsi del bene di tutti (TUTTI) i cittadini, cominciasse a cambiare e assicurasse loro anche verità e giustizia quando necessario!


Nel mio piccolo, da semplice Cittadino, cercherò di farlo presente a chi ha ruoli importanti… nella speranza che possa dare una mano a fare qualcosa. Non so quali siano le possibilità reali: aiutare a far concludere i lavori a questa Commissione D’Inchiesta prima che la legislatura termini, o rendere la Commissione “Permanente” così da evitare che i lavori terminino senza una risposta. Mi auguro comunque che chi contatterò dia una mano a portare avanti la lotta che Luchino e gli altri parenti delle vittime stanno affrontando da tanti anni! 

#IOSONO141 #IOSONO141 Reviewed by Nola on 12:37 AM Rating: 5

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