ANTIFASCISMO E "ANTIFASCISMO"

Cosa vuol dire essere antifascista?!

Cosa vuol dire essere contro il fascismo?!

Sarei curioso di sapere cosa risponderebbero TUTTE le persone che mi conoscono se qualcuno gli dicesse che “Nicola è fascista!”

In un contesto normale: ad esempio un giorno qualunque, di un mese qualunque, di un anno qualunque... vorrei sentire cosa direbbero dopo aver sentito dire che io sono di estrema destra: “un fascio!!!”

Poi vorrei sentire la risposta alla stessa domanda fatta durante la campagna elettorale per le elezioni Politiche Italiane!

Sarei curioso di sentire cosa risponderebbero. Non credo che accetterebbero l’informazione passivamente, ma probabilmente in base al proprio orientamento politico alcuni direbbero “no, non lo è!”, ma forse altri arriverebbero a sposare la versione “fascista inconsapevole”!

Probabilmente direbbero che “non è lui, sono quelli del gruppo e chi li comanda!”. E anche “come fa a non rendersene conto?!”.

Perché Nicola non è più Nicola, un individuo che pensa con la sua testa. No, no,... ora lui non usa più la testa e si beve tutte le cose che legge in internet, le fake news... per non dire di come cataloga come fake tutte le news contro di loro! (cosa per altro falsa!)

“Come si fa a non prendere le distanze!? Oggi più che mai è importante essere antifascisti!”

Per quanto possa essere importante conoscere la nostra storia (ma non solo la nostra) e sapere cosa ha significato il fascismo e l’antifascismo, oggi queste parole vengono utilizzate in campagna elettorale con una leggerezza e superficialità allarmanti!

Infatti allo scopo di orientare, parlando alla pancia e non alla testa, gli elettori verso il “meno peggio” (sempre relativo) spesso si catalogano formazioni politiche avversarie di estrema destra o fasciste! Si solleva il pericolo fascista che si annida subdolo tra rigurgiti nostalgici di fascisti consapevoli e voti scellerati di fascisti inconsapevoli! 

Paura! Rabbia! (Come gli USA ci insegnano sono ottimi strumenti per orientare l’opinione pubblica)

Anni fa Berlusconi veniva paragonato al Duce: non voglio difendere Berlusconi (che non ho mai votato!)... ma cosa e' diventato il meno peggio che prendeva voti per paura del pericolo dittatura? Ed oggi 5 Stelle vengono sempre più spesso, specialmente durante le campagne elettorali, accostati a pericoli di deriva fascista che attende l’Italia se mai vincessero le elezioni!

Chi ascolta in maniera acritica questi allarmismi non fa altro che svilire e umiliare quello che è il vero antifascismo... arrivando addirittura ad insultare perfetti sconosciuti (tanto qualcuno fascista tra quegli elettori ci sarà pure... “io parlo di loro non degli altri inconsapevoli che hanno comunque responsabilità”) o addirittura amici conosciuti bene da anni (“tu sei diverso, ma gli altri!”.... cosa che mi dicono anche quando faccio notare di essere un immigrato!). Con incredibile leggerezza si lanciano accuse pressapochiste nei confronti di persone oneste e rispettose della legge in nome dell’antifascismo. Si chiedono la “presa di distanze” (e se arrivano da uno si ignorano e si passa al seguente: “si ma l’altro non l’ha fatto!”) o altre richieste che anche se accolte non soddisferebbero comunque (perché la pancia è sempre lì che duole).

Per me questa è una mancanza di rispetto nei miei confronti e di tante altre persone che conosco più o meno bene... ma di questo possiamo anche fregarcene (anche se è deludente realizzare quanto superficiali possano essere alcuni amici!).

Quello che mi frega meno è la mancanza di rispetto nei confronti di chi ha combattuto da vero antifascista e di quello che è il vero antifascismo! Per ‘vero’ intendo chi realmente aveva capito cosa stava succedendo ed ha fatto qualcosa arrivando pure a metter in gioco la propria vita, per ‘vero’ intendo un atteggiamento critico ed oggettivo che permetta di identificare i veri pericoli e combatterli.... non chi dopo la caduta del fascismo si riscopra di colpo antifascista o chi seduto comodo dal proprio divano riposta meme o pubblicità elettorali su Twitter o Facebook!

Probabilmente tanti, in particolare chi non mi conosce, o chi seppur conoscendomi da una vita intera ha vissuto battaglie importanti legate a queste ideologie... leggeranno questo mio post con disagio o rabbia. Soprattutto se invece di capirlo fino in fondo preferiranno ascoltare la pancia e non affaticare i neuroni saltando a conclusioni che la mia tesi sia: “l’antifascismo non esiste” o “non ha senso essere antifascisti oggi”.

Non mi interessa convincerli: se sono contenti nella loro superficialità, “buon” per loro! Tuttavia mal per tutti (loro stessi, tutti gli altri e noi)!

Perché le persone che seguono la pancia e non la testa sono proprio quelle che hanno permesso a Fascismo e Nazismo di crescere, di diventare dittature e commettere i crimini che hanno commesso! Il pensiero della pancia è semplice: se ti conviene perché la pancia si riempie chiudi un occhio (sempre che non finisca tu ad essere uno dei bersagli), se alcune persone o gruppi ti danno il voltastomaco li combatti fino a sminuire o rimuovere le peggio cose fatte dai loro avversari (i nemici del tuo nemico... che diventano tuoi 'amici')!

Da parte mia io resto e resterò vigile (anche per loro) perché i valori con cui sono cresciuto sono quelli che sono alla base dell’antifascismo... e so di essere in buona compagnia perché conosco tante persone che li condividono e che usano la testa! A quelli che usano la pancia rispondo solo “sciacquatevi la bocca” se volete continuare ad insultare... prendetevi anche le responsabilità delle vostre azioni e non azioni (osservando oggettivamente cosa fa chi insultate e cosa fa chi votate) e sappiate che se mai decidiate di usare la testa sono anche disposto a farmi due chiacchiere su questo tema*.

*parlo di due chiacchiere perché mi fa sempre piacere parlare e confrontarmi con educazione e rispetto su argomenti importanti. Mentre sentirmi gridar contro, insultare, non essere ascoltato... perché sono un “fascista inconsapevole” non fa che darmi una pessima opinione sul mio “interlocutore” e mi da la sensazione di sprecare tempo.