RIFLESSIONI SUL PARTITO DI CONTE E SULL'EDUCAZIONE

PERCHE' ASSOCIO MENTALMENTE CONTE E EDUCAZIONE!?




Ogni tanto nelle varie riflessioni che faccio (spesso) mi piace prendere un po’ di tempo per scriverle in questo blog (raramente). Un po’ per condividerle e vedere cosa pensano gli amici e conoscenti, un po’ per raccoglierle e vedere come evolvono le mie idee ed il mio pensiero e la mia punteggiatura.

In genere ho bisogno di uno stimolo, ed oggi questo stimolo è arrivato sotto forma di sondaggio sulle intenzioni di voto degli elettori nel caso il premier Conte formasse un partito. Cosa che mi ha fatto pensare a quello che ci aspetta dopo questa legislatura.

A quanto pare, se succedesse, una lista Conte potrebbe avere il 14,3% del supporto elettorale, che sommato a quello del PD, del M5S e “la Sinistra" potrebbe portare ad un 44,7% contro un 47,4% del Centro Destra: quindi non abbastanza per poter sperare di non avere un governo formato da Salvini, Meloni e Berlusconi.

So che alcuni potrebbero criticare questa frase pensando ad una mia ostilità nei confronti della Democrazia e del volere degli Italiani: niente di più sbagliato! Semplicemente ho forti opinioni e sul perché abbiano tanto consenso questi personaggi e non li ritengo adatti a governare a prescindere dal fatto che abbiano i voti per farlo. Ma non e’ l’argomento di questo post.

L’argomento di questo post sono appunto le riflessioni su questo sondaggio. In particolare una cosa che ho notato manca l’indicazione di quanti abbiano l’intenzione di astenersi, a meno che non sia incluso nel 2.7%, cosa che dubito dato che le cifre delle ultime elezioni sono numeri a due cifre (2013 circa il 25% di astenuti, 2018 circa il 27%).

Tra gli astenuti penso ci siano persone che non si interessano alla politica. Ma da tempo comincio anche a credere che ci siano persone che non si sentono a loro agio a dare il proprio a chi non li rappresenta e che probabilmente hanno deciso di non votare il ‘meno peggio’ (votare il meno peggio, cosa che ritengo abbia contribuito non poco al degrado, politicamente parlando, della Sinistra Italiana durante il ventennio Berlusconiano).

Sarei curioso di sapere di più se tra gli astenuti ci siano persone che deciderebbero di votare nel caso Conte formasse un partito. Il fenomeno delle Sardine penso abbia dimostrato chiaramente che in Italia c’e’ una lacuna enorme in termini di rappresentatività. Ed e’ solo una fortuna che in Emilia Romagna siano riuscite a far rieleggere una persona che aveva governato decentemente, invece di una persona quasi sconosciuta supportata da Salvini e dai suoi slogan.

Anche qui molti potrebbero attaccarmi dicendo che sono anti democratico perché e’ chiaro che a me non piace Salvini (e potrebbero aggiungere anche Meloni e Berlusconi). Non lo nascondo, ma faccio notare che il fatto che non mi piacciano non vuol dire che io non sia Democratico: e’ un opinione ed ho delle motivazioni in merito che più volte ho argomentato basandomi sui fatti.

Non ho potuto fare a meno di notare come l’eventuale “Lista Conte” sembri prendere voti erodendo la base elettorale di PD, M5S e FI (anche se ripeto, sarei curioso se alla voce altro - al 2,7% - siano stati inclusi gli astenuti). Questo mi pare abbastanza normale dato che la base elettorale del Centro Destra (specialmente Lega e FdI) non mi pare ci sia un elettorato critico, ma bensì un elettorato spesso arrabbiato formato da un mix di persone a cui non piacciono gli immigrati, l’Europa, i comunisti, altre religioni, l’assistenzialismo, etc. etc.
So perfettamente che probabilmente ci sono persone che magari non hanno, a loro dire (io non sono razzista, etc.), problemi con queste categorie e che magari apportano come motivazione del proprio voto ragioni complicate legate all’economia, federalismo, sovranismo o altro. Tuttavia, sebbene in teoria ci potrebbero essere "ragioni valide” a supporto di un voto a destra, in pratica osservando l’operato dei leader del Centro Destra che dicono e fanno tutto ed il contrario di tutto pur di dar contro al Governo cercando il supporto del popolo arrabbiato, anche queste motivazioni mi fanno pensare che se le persone in questione hanno intenzione di votare Lega, FdI o FI, se non hanno interessi prettamente personalistici, più per quello che gli dice la pancia piuttosto che la testa.

E qui arrivo all’associazione mentale: come mai c’e’ tanta gente che vota con la pancia e non con la testa?! Come mai c’e’ tanta gente che, sebbene non sia nel loro interesse, vota ed esalta persone che se osservate attentamente dimostrano di non essere le persone adeguate a migliorare l’Italia e le condizioni di vita di chi le vota?

Non ho la risposta esatta ma solo un opinione molto forte. In Italia sono decenni che il sistema educativo e’ stato massacrato da tagli e cattiva gestione, ed in un paese dove un privato poteva (può) avere tre televisioni, e dove molti giornali hanno alle spalle partiti e poteri forti, il gioco politico sempre più ha giovato del degrado educativo in cui ci troviamo (e questo purtroppo su tutti i fronti).

In alcuni paesi del Nord Europa insegnano nelle scuole dell’obbligo dibattito, ed oggi anche come analizzare e verificare le notizie per combattere le fake news! In Italia siamo fortunati se le scuole hanno la palestra che non crolla a pezzi e se si tengono le lezioni regolarmente!

Ho provato a cercare di immaginarmi cosa succederebbe in Italia se provassero ad inserire queste materie nella scuola italiana. Dato che per poterlo fare bisognerebbe fare anche degli esercizi pratici non mi sorprende che probabilmente non succederà mai. Immaginate infatti che in classe venga presa in considerazione una notizia e la si analizzasse andando a verificare le fonti, i dati, gli interessi magari non tanto evidenti, ed il modo in cui diversi giornali le riportano. Ed ora provate ad immaginare il putiferio che ne verrebbe fuori, soprattutto dal punto di vista mediatico nel caso la notizia riguardi un politico che ha alle spalle TV e giornali!

Non so se Giuseppe Conte formerà un partito. A prescindere dal fatto che lo faccia non sembra abbastanza. Il PD, sebbene si sia ‘liberato’ di Renzi e sia migliorato, non mi pare abbia ancora raggiunto la maturità necessaria per crescere abbastanza. Il Movimento 5 Stelle è in crisi: tantissimi parlamentari di punta sono al secondo mandato e considerati gli errori fatti ed il distacco con la base (soprattutto quella degli attivisti, dove molti validi ma critici sono stati allontanati per affidarsi ai tifosi. Cosa che solleva anche dubbi in merito alla selezione dei prossimi candidati) sembra difficile che possa riuscire a riconquistare i numeri delle elezioni del 2018.

Quindi sospetto fortemente che alle prossime elezioni, visto che far si che le persone giudichino i politici in base ai fatti e non agli slogan ed a quel che ti dice la pancia è una rivoluzione culturale che si basa sull’educazione e richiede tempo e voglia, probabilmente avremo un governo di Centro Destra. Questo Centro Destra. E la cosa mi preoccupa.

Spero che prima o poi i politici, almeno quelli motivati da buone intenzioni, capiscano che se davvero hanno a cuore l’Italia e gli italiani non ha senso cercare di motivare le persone a votarli con slogan o per combattere un nemico (spesso nient’altro che un capro espiatorio), ma che comincino a capire che bisogna parlare chiaramente ed onestamente agli italiani ed educarli anche ad essere critici. Imparando anche ad ascoltare e capire quando le critiche dal basso sono valide: perché non ascoltarle per poi magari andare avanti facendo errori fa perdere consenso e vanifica pure le migliori intenzioni.

Naturalmente mi auguro pure che il Sistema Educativo Italiano riceva la giusta attenzione ed il Governo ci investa. Ne avremmo solo da guadagnare!
RIFLESSIONI SUL PARTITO DI CONTE E SULL'EDUCAZIONE RIFLESSIONI SUL PARTITO DI CONTE E SULL'EDUCAZIONE Reviewed by Nola on 11:32 AM Rating: 5

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